…di Te non si parla: si canta!

Proprio in coincidenza con i primi passi d’Avvento, prende avvio la celebrazione della Novena dell’Immacolata, in preparazione alla festa dell’8 dicembre. Per una parrocchia dedicata a Maria, come la nostra, ogni celebrazione riferita alla Madre di Dio diventa occasione importante per riflettere e sentirsi particolarmente dentro il dono e l’esempio della sua fede, del suo amore e della sua protezione. Ho colto, più profondamente, l’originale posto che Maria occupa nella storia della salvezza, non solo facendomi accompagnare pressoché ogni giorno dalla preghiera del Rosario e non solo approfondendo, negli studi teologici, tutto ciò che nella vita della Chiesa ridondava della sua presenza: soprattutto in occasione del mio primo pellegrinaggio in Terra Santa, nella minuscola casa di Nazareth, riportata all’essenzialità dei suoi tempi, lì, tra quelle mura di calcare estremamente povere e semplici, la consapevolezza di una vita intrisa di fede, di amore e di “novità” che si fa spazio tra le preoccupazioni e occupazioni quotidiane. Il brivido di sapersi nel posto in cui una giovanissima ragazza di Nazareth ha accolto l’annuncio più sconvolgente possa raggiungere una donna e in essa tutta l’umanità: Dio sceglie il suo grembo senza macchia per fare la sua casa tra noi. Da quel silenzio di Nazareth la scoperta, custodita nel cuore di ogni pellegrino non distratto e superficiale, di una gratitudine tutta speciale a Maria e della concretezza, non priva di turbamento e di fatica, con cui ha portato in sé e donato, nel piccolo Gesù, la gioia del suo “eccomi”. Può farci bene, perciò, soffermarci a pensare, in questi giorni, su “chi è per me Maria”, in quali momenti della vita ne abbiamo sperimentato la vicinanza e come, nel nostro cammino di fede, avvertiamo che la sua maternità, la sua fede, l’esempio del suo amore, ci aiutano a seguire più seriamente Gesù. L’8 dicembre, nella nostra parrocchia, sarà dedicato, nella messa delle 9.30, all’accoglienza dei bambini più piccoli che iniziano, in questo anno, il loro percorso nei gruppi di catechismo: un’accoglienza gioiosa per farli sentire già di casa e parte di una famiglia più grande. Un altro appuntamento significativo, ormai già da annoverare come tradizione, è il concerto dell’Immacolata, la sera dell’8 dicembre alle 19.15: il titolo di quest’anno “Salve Regina” e le meditazioni che accompagneranno i brani eseguiti da un ensamble di fiati (flauti, oboe e fagotto), richiamano il desiderio di “cantare Maria” come Madre e rafforzare la certezza della sua protezione. Una bella e nuova opportunità, offerta dai docenti della nostra Scuola di musica, per trascorrere po’ di tempo in ascolto di buona musica, lasciando che Maria semini nel nostro cuore l’ardente desiderio di una vita vicina a Dio e protesa all’amore per tutti. D’altronde di Maria “non si parla: si canta”!

don Emanuele